giovedì 4 settembre 2025

Ryal - Alliance

 


Italia terra di santi, di eroi e di....epic metallers!!! 
Si, siamo arrivati a cambiare i luoghi comuni tanta e tale e la mole di formazioni devote alla più nobile delle frange del metal classico, ed i new comer Ryal, formazione che vede affiancati fra le fila della propria line up musicisti provenienti da mostri sacri del genere come Salem's Lot ed Holy Martyr, ne sono la più lampante testimonianza!! 
Ed è ancora una volta la splendida Sardegna a dare i natali a quest'ottima compagine nostrana,  autrice di uno splendido album che, dati alla mano, possiede tutti, ma proprio tutti, i crismi del genere più nobile ed anticonformista per antonomasia, ed alterna soluzioni musicali che abbinano con naturalezza epos, lirismo interpretativo e stilettate metalliche, come in un ipotetico abbraccio simbiotico, che vive sui chiaroscuri di potenza e melodia allo stato puro.

Wishdoom - Up The Hammers

 


The ancient spirit is still alive!!! Emozionante, già,  se dovessi provare a sintetizzare quello che si cela dietro i solchi di questo primo step discografico dei qui recensiti Wishdoom, giuro che non riuscirei a trovare altri aggettivi più congeniali, un giovane ensemble questo, che arriva ancora una volta dalla regione centrale della Macedonia, da quella stessa Thessaloniki, splendida cittadina già cardine per i destini incrociati dei loro concittadini Crosswind, e proprio come loro, anche i Wishdoom si dimostrano essere una formazione più che interessante, e nel loro demo di debutto, edito sulla lunga distanza, riescono nel non facile compito di mettere in mostra delle qualità peculiari e di scrittura veramente eccezionali, arrivando a sintetizzare, in poco più di mezz’ora a loro disposizione, quanto di meglio l’heavy metal di matrice classica abbia saputo offrire fino a questo momento, risultando allo stesso tempo molto credibili.
E questo grazie soprattutto alla loro riuscita mistura di partiture musicali che vanno dalle atmosphere di tipica natura epic metal, fino alle dilatazioni armoniche più prettamente doom, riuscendo a disegnare un ipotetico filo conduttore che partendo dai nostri Doomsword ed Thunderstorm, arriva ad abbracciare alcune reminiscenze più prettamente di stampo nordico, riuscendo a risultare molto vicini alla concezioni vichinga di certi Bathory, naturalmente quelli del periodo “Hammerheart” dai quali, oltre a riprendere i tratti caratteristici del lavoro d’artwork, riescono a dimostrarsi abbastanza affini soprattutto per quel che concerne il livello di songwriting generale. 

Timelord - Regeneration


My bollock, che disco!!! Si, quel vecchio volpone di Mike Verney non ne vuole proprio sentire d’andare in pensione, anzi, contrariamente a quanto si possa pensare, si rivela essere ancora una volta un grande talent scout dal fiuto infallibile, e proprio come il celeberrimo re Mida che ogni cosa che toccava diventa oro, accoglie sotto le sua lei protettrici questa new sensation che risponde al nome di Timelord, formidabile band che proviene dall’area metallica di Springfield, Virginia, che si rende artefice di un personale, quando caratteristico escursus musicale che riporta alla memoria, senza nulla togliere alla fama e all’onore di molte altre formazioni americana del settore, l’operato di altre due band passate da casa Shrapnel Records, ovvero i mai dimenticati  Cacophony del duo Jason Backer/Marty Friedman, ed i Racer X degli assi Paul Gilbert/Bruce Bouillet, sia per quel che concerne le strutture musicali, molto affini alle band in questione, che per la presenza di altrettanti virtuosi della sei corde che rispondono al nome di Matt Aub e Aaron Richert.