venerdì 11 agosto 2017

Vulture Vengenace - End Of The Void


Attitudine!!! E’ celato dietro questa semplice locuzione la propensione artistica che muove l’animo dei Vultures Vengeance, giovane formazione con base operativa nella capitale che, con la realizzazione della loro opera di debutto “Where the Time Dwelt In”, e’ riuscita a farci rivivere le atmosfere cariche di misticismo enfatico, le stesse che si respiravano fra i solchi polverosi di molti dischi di formazioni underground di fine anni ottanta.
Anacronistici, fuori dal tempo, si, ma anche dannatamente autentici e tenaci, questi sono i Vultures Vengeance, prendere o lasciare….. a voi l’ardua sentenza…

Intervista raccolta da: Beppe Diana

Killen - Soldiers In Steel


Si può entrare a far parte della storia della musica dura per antonomasia con la sola pubblicazione di un album ufficiale? Beh, diciamo di si, se il disco in questione ha la capacità di suscitare sempre e comunque le stesse sensazioni ed emozioni ad ogni ascolto, e rappresenta nella sua totalità l'essensa di un'epoca d'oro come gli anni ottanta, proprio come nel caso di "Killen" dell'omonima compagine americana.                        .
Provenienti dal bacino musicale della grande mela, la band del chitarrista, poi anche cantante, Mitch Thylacine, nostro personale interlocutore, proprio con la pubblicazione di quel disco, seppe raccogliere consensi unanimi di pubblico e critica, tali che, il loro eco, giunge ancora oggi a noi e, a trent'anni esatti dalla pubblicazione di quel primo vagito discografico, i Killen sono tornati a riunirsi sotto la stessa bandiera che svetta ancora alta, sopra le macerie di un'epoca che non dimenticheremo mai..                                        

Intervista raccolta da: Beppe Diana

Fifth Angel - Time Will Tell


Sono sensazioni uniche quelle provate durante questa chiacchierata via mail con il chitarrista Ed Archer, per parlare del come back dei suoi Fifth Angel, formazione artefice di due splendidi album pubblicati nella prima metà degli anni ottanta, editi allora dalla major Epic records, e splendidi compendi di sonorità metal, posti a cavallo fra riminiscenze che sapevano di heavy metal classico, contrappunti epici, e richiami ad un certo hard rock mainstream.
Ed il venire a sapere che, nonostante le difficoltà oggettive, i musicisti della formazione con base operativa in quel di Seattle, non hanno mai cessato di sognare un ritorno sulle scene che restituisca almeno la giusta dimensione ad una band che avrebbe sicuramente meritato migliori fortune, è per noi vecchi appassionati di certe sonorità vintage, un ulteriore stimolo per andare avanti in questa sorta di scoperta di nuove ed interessanti realtà provenienti dal fitto sottobosco internazionale.
Intervista raccolta da: Beppe “HM” Diana