sabato 30 agosto 2025

Erase - Erase

 


C'è passione, sentimento e, perchè no, anche un pizzico di convinzione, nel come back discografico degli ellenici Erase, ennesimo frutto partorito dalla mente del sagace George Stavropoulos, screamer proveniente dai più conosciute, e forse validi, Strikelight, il quale, dopo un primo singolo/demo di ben quattro anni addietro, ha deciso di mischiare completamente le carte in tavola, ripresentandosi ai nastri di partenza con una nuova coppia di chitarristi, ma con la stessa sezione ritmica, ed è riuscito nuovamente a portare alla ribalta una nuova ed interessante realtà musicale, qui alle prese con un interessante heavy metal pulsante che, a livello puramente fisiognomico, riesce a mettere a frutto le passate esperienze del singer ateniese, su una base tipicamente classica, atmosfere dal vago sentore old style, che piacciono proprio per la loro primigenia semplicità di fondo.

Blad Killer - Blade Killer

 


Grezzo, minimale, ma anche sincero e, perchè no, affascinante, ecco quale potrebbe essere il leitmotiv che caratterizza l'ep dei Blade Killer, quartetto statunitense qui all'esordio ufficiale dopo un periodo d'incubazione speso per lo più a trovare la giusta formula sonora, e quell'amalgama per quello che, carte alla mano, sembra molto di più di un agguerrito progetto musicale, dietro al quale si celano musicisti con un discreto bagaglio d'esperienza come in singer Carlos Gutierrez, drummer dei thrashers Fueled by Fire, o la coppia di asce formata da  Jay Vazquez e Jonathan Rubio, entrambi ex Armory, ai quali si aggiunge la bassista Kelsey Wilson, con un trascorso in formazione più estreme dell'area della città degli angeli.

Divine Ascension - Liberator


Come back discografico anche per gli australiani Divine Ascension , formazione con base operativa in quel di Melbourne, i quali tornano a farsi sentire a ben due anni dal precedente vagito discografico “As the Truth Appears”, album che segnava il sodalizio del rapporto con l’etichetta americana Nightmare records, la stessa dei concittadini Fracture, che ha puntato nuovamente forte sulle qualità attitudinali della band e sul nuovo “Liberator”, disco che mette definitivamente in luce l’evoluzione compositiva di una formazione che ha trovato la giusta quadratura, sempre alle prese con un progressive metal dalla forte impronta classica, attorno al quale si fondono sia l’anima più tradizionale, che quella più prettamente power metal, per un risultato sempre e comunque ad alta gradazione metallica.